TORRE ANNUNZIATA – I Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque persone accusate di estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Gionta, attivo nel comune di Torre Annunziata e nelle aree circostanti.
L’indagine, avviata dalla DDA di Napoli, ha portato alla luce un meccanismo di intimidazione e sfruttamento economico radicato nel territorio. Secondo quanto emerso, gli indagati avrebbero imposto il pagamento di una somma di denaro pari a tremila euro alla dirigenza di una squadra di calcio locale, il Savoia 1908, che milita in serie D nel girone G, pena la sospensione dell’attività sportiva. Le pressioni economiche non si fermano qui: gli arrestati sono anche accusati di aver concesso prestiti usurari a un imprenditore nel settore ittico, che sarebbe stato poi sottoposto a pesanti minacce per obbligarlo a restituire il denaro a tassi esorbitanti.
LA NOTA DEL SAVOIA CALCIO
“L’attuale società non ha mai ricevuto alcuna richiesta estorsiva, abbiamo salvato il Savoia e il nome di Torre Annunziata, rilevando il club che era nel mirino della camorra”. Così, in una nota, la società Savoia 1908 Football Club, commenta l’indagine dei carabinieri e della Dda. In una nota a firma del rappresentante legale del Savoia, Arcangelo Sessa, viene sottolineato con forza che non sarà consentito “a nessuno di potersi avvicinare alla nostra società e che possano ripetersi episodi del genere” i quali, se confermati, visto che si tratta di una fase preliminare delle indagini, “sarebbero gravissimi”. “La nostra società – viene sottolineato – sta lavorando da dicembre 2022 per ridare la giusta immagine al Savoia e fare in modo che si elimini questo accostamento alla camorra che, purtroppo, ha devastato questa città”. “Noi continueremo nel nostro lavoro per portare avanti il progetto di un calcio pulito, – assicura il Savoia – togliendo i ragazzi dalla strada con la nostra Academy, che già conta oltre 250 ragazzi, e fare in modo che certe cose non accadano più”. “Purtroppo, quando si verificano episodi del genere – viene ancora evidenziato nel comunicato – bisogna affidarsi alla giustizia e alle forze dell’ordine che stanno facendo un importante lavoro sul territorio. Ciò che leggiamo rappresenta il passato rispetto al Savoia Calcio e certe cose non devono più accadere, ma se dovessero ripetersi diciamo che è importante non avere paura e denunciare subito. Abbiamo strappato questa squadra dalle mani della camorra come ribadito anche da Emanuele Filiberto in un recente comunicato e continueremo nel nostro progetto per contribuire al riscatto della città e di tutto il territorio”.
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