Pomigliano: la verità del sindaco Del Mastro

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POMIGLIANO D’ARCO – Ha atteso 24 ore prima di fare dichiarazioni pubbliche il sindaco “tradito” Gianluca Del Mastro, tradito dai cinque consiglieri di maggioranza che insieme a quelli di opposizione eccetto Avilio di Rinascita, hanno rassegnato le dimissioni per far cadere l’amministrazione comunale e – pare- per candidare a sindaco alle prossime cittadine l’ex vicesindaco e segretario locale del Pd Riccio. Patto siglato davanti ad un notaio. “Si è conclusa con le dimissioni di 13 Consiglieri (8 di minoranza e 5 di maggioranza su 25 membri del Consiglio) la mia esperienza come Sindaco di Pomigliano d’Arco – afferma Del Mastro – Cinque Consiglieri, dei quali ho disatteso le aspettative, non condivise da tutta la coalizione, sono usciti dalla maggioranza. Di questi, due vengono da una forza politica collegata al PD, uno è un Consigliere PD e due fanno parte del gruppo Nuove Generazioni”. “A loro – spiega con rammarico il sindaco uscente di Pomigliano – si è aggiunto il Vice Sindaco, segretario del PD cittadino, che ha coordinato le operazioni, dimettendosi qualche giorno fa e l’Assessore alle Politiche Sociali che ha comodamente preso le distanze dall’Amministrazione un minuto dopo la sua caduta”. “Alle firme per le dimissioni, però, si sono sottratti tre consiglieri PD, – ha sottolineato ancora Del Mastro – tenuti all’oscuro della manovra, e i Consiglieri dei gruppi IdeaPomigliano, Insieme per il Futuro e Rinascita (che non era in maggioranza, ma che ha mostrato alto senso di responsabilità). Ringrazio tutti loro per aver strenuamente difeso l’Amministrazione, così come hanno fatto i rappresentanti del PD a tutti i livelli sovraterritoriali. Lo scopo è quello di tornare rapidamente alle elezioni, per consentire l’affermazione di singoli gruppi di opinione e di potere che, lontani da ogni visione di Città, intendono solo imporre il proprio predominio territoriale”.
“Sono felice – dice ancora Del Mastro –  di quanto abbiamo realizzato: piano urbanistico, lavori pubblici, stop alla cementificazione selvaggia del territorio, rinnovamento della macchina comunale e riequilibrio economico-finanziario dell’Ente, finanziamenti per circa 50 milioni di euro, sostegno alle categorie svantaggiate, promozione dell’istruzione, della cultura, delle pari opportunità. Questi sono solo alcuni dei risultati ottenuti in soli 28 mesi, meno della metà del mandato”.
“Da Sindaco civico – conclude –  che, ostinatamente, a garanzia di tutte le forze politiche, anche a scapito di un’affermazione personale, non ha mai dichiarato l’appartenenza a uno specifico simbolo, ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e tutti i cittadini pomiglianesi che con me hanno provato a cambiare il volto della Città.  Vado via con la consapevolezza che, in un panorama politico complicato e spesso desolante, insieme a donne e uomini tenaci e di grande competenza, abbiamo gettato le basi per il futuro di Pomigliano”.

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