ISCHIA – Ancora un truffatore sbarca sull’isola verde, ancora un’anziana ingannata.
Anche questa volta, però, i carabinieri ischitani arrivano prima che scatti la trappola.
Il copione è quello tradizionale, con una piccola variazione sul tema.
Solita telefonata ma in questo caso il finto nipote è finito nei guai con la polizia postale. Servono 5mila euro e gioielli per sanare un piccolo contenzioso nato dopo l’acquisto di merce sul web. Avrebbe ritirato la somma un agente in borghese direttamente a domicilio.
La storia, così come raccontata, non ha senso ma il tono è convincente. Abile affabulatore, l’uomo dall’altra parte della cornetta convince l’81enne che versare quel denaro è la cosa giusta da fare per salvare il povero nipote.
Qualcosa, però, scatta nel sesto senso della vittima. Riaggancia e compone lentamente il numero del figlio. Chiede rassicurazioni per il nipote e, quando il figlio cade dalle nuvole, comprende di essere stata presa di mira da un impostore.
La telefonata successiva è al 112.
I carabinieri dell’aliquota operativa di Ischia ci mettono pochi minuti a raggiungere Serrara Fontana e si appostano nei dintorni dell’abitazione dell’81enne.
Il “poliziotto” arriva poco dopo, comodamente a bordo di un taxi.
Una sistemata ai vestiti e via verso la palazzina dove vive il suo bersaglio.
Giusto il tempo di pigiare il pulsante del citofono che i militari lo circondano. Ha 21 anni, è napoletano ed è già noto alle forze dell’ordine.
Per lui niente soldi, gioielli o monili. Solo una denuncia per tentata truffa e la proposta di foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia.
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