MILANO – “IO NON SONO LI’”, è disponibile dalla mezzanotte di ieri su tutte le piattaforme digitali e in radio, il nuovo singolo di Claudio Baglioni, estratto dall’ attesissimo album, in uscita il 4 dicembre, dal titolo “IN QUESTA STORIA CHE NON E’ LA MIA”. Poche note bastano già a decretarne il successo; si tratta di una ballade intensa, romantica e nostalgica, in cui si racconta di un uomo, ancora innamorato, che immagina la sua donna lontana, ormai, forse, non solo fisicamente, negli atti più semplici e quotidiani, chiedendosi se sia “Meglio esserci o non esserci”. Lo stile è quello unico e inconfondibile di Baglioni che torna ancora una volta a interrogarsi e a indagare i misteri dell’amore, rivelandone i lati più intimi e inspiegabili. Quanto all’ album, invece, non sarà un semplice disco, ma un concept album, composto da 14 pezzi, da un’overture, quattro interludi piano e voce e da un brano finale. Un lavoro, molto atteso che arriva a distanza di sette anni dall’ultimo “Con Voi”, sette anni che hanno visto l’artista impegnato in progetti sempre nuovi, coinvolgenti e riuscitissimi, dalla avventura di “Capitani Coraggiosi” con Morandi, al tour “Al centro” per celebrare i cinquanta anni di carriera, passando per le due conduzioni molto apprezzate del Festival di Sanremo. Un Album che si avvale della collaborazione, come già avvenuto in passato per “La vita è adesso” o “Oltre”, di musicisti importanti come Celso Valli al pianoforte, Gavin Harrison alla batteria, Paolo Gianolio alle chitarre. Mentre, è prevista per giugno 2021 una serie di concerti dal vivo alle Terme di Caracalla. Quello in uscita, come dichiara lo stesso Claudio nel post di presentazione, sarà “Un album ideato e composto come una volta, vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. E’ un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici, che la musica popolare sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere- nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voci e cori- e il ricorso all’ elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere.” E ancora “ In questa storia, che è la mia” è un invito. Una spinta a rileggere la nostra storia. La storia di ciascuno di noi, di queste pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che – sebbene non si leggano – porta anche le nostre firme” Un ritorno al passato, dunque, o meglio, un riflessione dell’uomo e del cantautore tra i più amati dal pubblico, sulla storia, una storia che intrecciandosi a quella delle nostre vite, non è solo la sua ma diventa anche un po’ la nostra. Non ci resta che aspettare, intanto bentornato, Claudio.
Margherita Romano
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