POMIGLIANO D’ARCO, Napoli – Sono 50 i rider che Alfonsino food delivery italiano cerca per potenziare la copertura del territorio di Pomigliano d’Arco, città che “pullula” di ristoranti, pub e pizzerie. Ma le esigenze sono anche mutate perchè l’azienda da qualche tempo sta ampliando la sua offerta coinvolgendo nuove e diverse categorie merceologiche e punta non solo alla consegna di cibo, ma anche di fiori, farmaci, vino, integratori alimentari. Alfonsino inoltre si sta affermando nell’e-grocery, come attesta l’ ultima partnership siglata con Carrefour Italia. Proprio per rafforzare ulteriormente l’idea di delivery sempre più orizzontale, mettendo a disposizione dei clienti un’esperienza completa in termini di servizi offerti. Ecco la ricerca dei nuovi 50 rider. Gli interessati possono compilare il form sul sito https://alfonsino.delivery/driver. Questi i requisiti: la maggiore età, essere in possesso di un mezzo di trasporto proprio quali auto, scooter, e risiedere nel centro dove si candidano o al massimo nei paesi limitrofi. In caso di candidati stranieri è necessario il possesso del regolare permesso di soggiorno.
Ad oggi Alfonsino è presente in 10 regioni italiane con oltre 1300 ristoranti partner, 900 rider assunti e più di 400.000 utenti sulla piattaforma. L’organizzazione “virtuosa, etica ed indipendente” di Alfonsino si fonda, continua la nota, “sulla sua stessa mission aziendale: rendere più umano e familiare il rapporto tra chi consegna e riceve il pasto e, per farlo, l’azienda ha puntato alla valorizzazione della figura del rider, nel rispetto dei diritti e delle tutele del lavoratore”. “La scelta di avere i rider sotto contratto è sempre stata parte della nostra visione aziendale in cui crediamo fortemente, con l’obiettivo di rendere più umano il rapporto tra il rider e il cliente. – spiega Domenico Pascarella, presidente e co-founder di Alfonsino – La tutela dei rider è un elemento fondamentale, in quanto essi sono la colonna portante del nostro business oltre che il nostro primo biglietto da visita con il cliente. I rider inoltre – aggiunge Pascarella – in questo periodo di limitazioni costanti che ci costringono a passare molto tempo all’interno delle mura domestiche, svolgono anche una funzione sociale e, quindi, rappresentano una preziosa risorsa lavorativa, che va salvaguardata”.
La particolarità di Alfonsino risiede anche nelle modalità di ingaggio dei rider che vengono assunti direttamente dall’azienda. “Tutti i rider di Alfonsino fa notare l’azienda – hanno regolare contratto di collaborazione coordinata e continuativa con copertura delle posizioni previdenziali ed assistenziali (Inps e inail)”. “È un grosso impegno che ci siamo presi fin dalla nascita della nostra azienda – afferma il co-founder di Alfonsino -: abbiamo un team dedicato all’attività di selezione e formazione dei rider, e siamo sicuri che questa sia la strada giusta per creare un servizio diverso, sostenibile e che possa creare un impatto sociale ed economico importante nei piccoli centri”.
L’azienda campana ha appena avviato la selezione per l’assunzione di oltre 2500 rider su tutto il territorio nazionale, da contrattualizzare entro la fine del 2022. Per Pomigliano d’Arco, il food delivery italiano vuole assumere entro i prossimi mesi una cinquantina di nuovi collaboratori, che consegneranno il cibo a domicilio in scooter o auto, proprio per raggiungere anche le abitazioni più distanti, mantenendo però il raggio di copertura del servizio che è di 4 km e mezzo dal centro.
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