La Bella ‘mbriana di Slobodanka Ciric tra magia e incanto per i vicoli di Napoli

NAPOLI – Ancora riflettori puntati sull’artista serba Slobodanka Ciric (nella foto di Bruno Ciniglia) protagonista di una nuova avvincente prova tra le strade di Napoli. Un’iniziativa divisa tra la storia, le credenze e la tradizione popolare che ha visto la nota performer serba, da sempre legata a Napoli e ai napoletani, impersonare tra piazza del Plebiscito e i vicoli dei “quartieri spagnoli” il personaggio mitologico della “Bella ‘mbriana”. Riportando in auge la celebre e amata figura magica, a Napoli considerata come lo spirito benefico della casa, l’artista Ciric aggirandosi lieve tra case, vicoli, bassi, bancarelle e negozi, ha fatto rivivere la sua millenaria leggenda. Con il nome che deriva dalla meridiana, simbolo del calore e del focolare domestico, lo spirito della “Bella ‘mbriana” pare compaia nelle ore più luminose del giorno, nella cosiddetta “controra”, e ha le sembianze di una donna bellissima, dal viso dolce e sereno, vestita con un lungo abito bianco, curata e raffinata. Un mito quello della benefica presenza di origini molto antiche. Si dice che una principessa innamorata di un ragazzo ebbe in cambio solo sofferenze, fino a essere indotta a vagare nell’infelicità tra i vicoli di Napoli. Proprio in questi luoghi, la “Bella ‘mbriana” si fermava in qualche casa, e a quel punto a intervenire era il padre molto ricco che riempiva di doni coloro che le offrivano ospitalità. A Napoli, c’è sempre stato molto rispetto per questa misteriosa figura tanto che, tra le usanze, c’è quella di aggiungere un posto in più a tavola e di lasciare una sedia vuota in casa a sua disposizione. Insieme al “Munaciello”, laBella ‘mbriana, è un elemento profondamente legato alla cultura partenopea e a parlare nei loro libri dell’argomento sono stati letterati celebri tra cui, Giambattista Basile,Giuseppe Pitrè, Carlo Tito DalbonoGiovanni Emanuele BideraGaetano Amalfi  e Matilde Serao, fino a giungere a Pino Daniele con la sua canzone e l’omonimo album del 1982 intitolati proprio “Bella ‘mbriana”. Con il patrocinio morale del Comune di Napoli, la regia e la scenografia della stessa Ciric, la voce cantante di Francesca Curti Giardina, gli interventi artistici di Barbara Lombardi, Antonio Faiello e Matteo Biccari, le elaborazioni di Mila Maraniello, la direzione artistica di Deborah Di Bernardo e la presenza del rappresentante dell’ “Associazione Quartieri Spagnoli 1536”, Raffaele Esposito, l’evento durante il suo itinerario ha registrato anche la partecipazione del presidente del Consiglio Comunale di Napoli, Alessandro Fucito. “Dopo un continuo susseguirsi di aperture e chiusure dovute al Covid – ha dichiarato la protagonista, Slobodanka Ciric- incarnando la Bella ‘mbriana, ho voluto risvegliare la speranza e donare simbolicamente un forte segno di rinascita, resilienza e ripartenza. Spezzando la catena di mestizia e ripercorrendo le leggendarie tracce della Bella ‘mbriana, ho consegnato un dono nelle case che mi hanno accolto rappresentato dal corno anti Covid creato dalla nota artista e ceramista Paola Capriotti. Si è trattato di un’iniziativa che mi ha fatto capire il comportamento di oggi del popolo napoletano. Un popolo che non ha mai perso la speranza, quella speranza che sprona all’azione e all’intraprendenza, perché colui che è capace di sperare è anche colui che è capace di agire per vincere la paralizzante apatia dell’esistenza”.

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