NAPOLI – La guerra e l’ecologia, il futuro del pianeta e l’amicizia. Sono stati proclamati i film vincitori tra i 53 cortometraggi in concorso al festival internazionale “Catch the moon”, che per tutta la settimana, a conclusione di un articolato percorso laboratoriale nelle scuole della zona Est di Napoli, ha proposto proiezioni, dibattiti e mostre nella sede di ART33 e all’auditorium del liceo Calamandrei. Selezionati da una rosa di circa 1000 proposte, provenienti da 19 Paesi differenti, dall’Iran all’India, dal Canada agli Stati Uniti, con una folta rappresentanza del meglio del made in Italy, i film sono stati divisi in due categorie (una dedicata ai professionisti e una agli allievi delle scuole di cinema di animazione) e giudicati da una giuria tecnica e da una giuria composta da oltre 700 studenti.
“Yallah!”, film di Nayla Nassar, Edouard Pitula, Renaud de Saint Albin, Cécile Adant, Anaïs Sassatelli, Candice Behague (Francia), ha vinto nella categoria “Student”, dedicata agli allievi delle scuole di cinema di animazione. Il corto è ambientato a Beirut nel 1982: mentre Nicolas si prepara a fuggire dalla sua città natale, dilaniata da un’interminabile guerra civile, incrocia la strada di Naji, un’adolescente spericolata determinata ad andare in piscina. Cercando di proteggere il giovane, Nicolas si ritrova trascinato in una surreale corsa contro la guerra, tutto per una semplice libertà: quella di andare a nuotare. Nella stessa categoria, menzione speciale per “My crow don’t know to fish” dell’indiano Divakar Kuppan.
Nella categoria “Professional” la giuria tecnica ha premiato “Dove il sasso cadrà”, film d’animazione in stop motion di Beatrice Pucci, già menzione speciale al festival di Imaginaria 2022: partendo da un sasso che cade nello stagno – con il principe che si trova, suo malgrado, legato a una rana di nome Gerda – l’opera indaga l’alleanza con altre specie, il rapporto autentico con la natura e il riscatto delle classi sociali disagiate.
La giuria popolare, composta in larga parte dagli studenti scuole della zona Est della città di Napoli, ha invece premiato il delicatissimo corto “My dog ate the moon” dei francesi Adrien Anastasy, Cassandra Calvo, Nina Clavel, Maya Dumond, Shane Lambert, Florian Pardanaud: il film racconta la storia di una giovane ragazza, Noah, che incontra Taiga, un cucciolo. Tra loro nasce una grande amicizia, ma Noah rivolge a poco a poco la sua attenzione alla luna: il corto racconta la gelosia di Taiga, e i suoi tentativi per riconquistare la donna. La luna è singolarmente il filo conduttore anche del corto secondo classificato per la giuria studentesca, “Swing the moon” dei francesi Marie Bordessoule, Adriana Bouissie, Nadine De Boer, Elisa Drique, Chloé Lauzu, Vincent Levrero, Solenne Moreau Terzo, “The Child and the Goose”, anche in questo caso un corto francese, con la direzione di Jade Chastan, Alice Failla, Jérôme Ginesta, Justine Hermetz, Sophie Lafleur, Vincent Lenne.
Tutti i film finalisti sono disponibili gratuitamente in streaming sul sito della Cineteca di Milano (dal 4 all’11 maggio, www.cinetecamilano.it). Catch the moon è realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Primo festival italiano interamente dedicato all’animazione per i ragazzi, “Catch the moon”, organizzato dall’associazione Gioco Immagine e Parole con Atalante, Cineteca Milano, ART33, Ad Alta Voce e in collaborazione con il Comune di Napoli, con la direzione artistica di Luigi Iovane, ha proposto per tutta la settimana una no-stop di incontri, dibattiti e performance, concentrate in particolare nella zona orientale di Napoli: le location sono l’auditorium del Liceo Calamandrei e la sede di ART33, in via Bernardino Martirano.
Tra le iniziative una mostra di manifesti del cinema di animazione (dalla collezione di Bruno Alberto), la proiezione dei cortometraggi di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini con protagonista Pulcinella (presentati dal direttore della Cineteca Milano Matteo Pavesi) e del film “Più anguille che noi”, realizzato dagli studenti delle scuole di Napoli con il disegnatore Ahmed Ben Nessib e un applaudito spettacolo di sand art con Andrea Arena, al ritmo delle grandi colonne sonore del cinema. Grande partecipazione alle masterclass per ragazzi e per adulti finalizzate ad approfondire le tecniche dell’animazione con Beatrice Pucci, animatrice e designer, Michele Bernardi, regista e animatore, e con il sound designer Stefano Sasso. Un talk sul futuro del cinema di animazione in Campania con Francesco Izzo, docente di economia all’università Vanvitelli, lo sceneggiatore e regista Giovanni Calvino e la produttrice Stefania Iannella ha confermato infine il momento positivo del settore.
“Il cinema di animazione – spiega Luigi Iovane, direttore artistico di ‘Catch the moon’ – è una vera e propria forma di arte contemporanea, che vive di uno straordinario fermento internazionale e la cui crescita non si è fermata neanche negli anni di pandemia. Del resto è un linguaggio dalle potenzialità illimitate: più del cinema dal vero, si può realizzare qualsiasi cosa si immagini. ‘Catch the moon’ svela questo mondo alle popolazioni studentesche con percorsi di formazione e alfabetizzazione unici nel loro genere e il numero così consistente dei corti che hanno partecipato alle selezioni conferma il momento positivo dell’intera filiera, in attesa di comprendere se e come l’intelligenza artificiale potrà influire sui meccanismi creativi”.
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