POMIGLIANO D’ARCO, Napoli – Raffaele Russo, per circa vent’anni sindaco di Pomigliano d’Arco, dopo aver concluso nel 2020 il secondo mandato consecutivo, in seguito alla caduta della giunta Del Mastro, dopo 30 mesi scende nuovamente in campo ed è ufficialmente il primo candidato a sindaco delle prossime elezioni amministrative che si terranno il 14 e 15 maggio. Russo, ex senatore socialista, sarà a capo di una coalizione di liste civiche “riformiste” con socialisti, la lista civica in cui è confluito l’ex vicesindaco della giunta Del Mastro nonchè ex segretario cittadino del Pd, Eduardo Riccio, che tra l’altro è tra i protagonisti proprio dello scioglimento dell’ultima amministrazione comunale e altre liste civiche, sembra in tutto una decina, che hanno deciso di puntare ancora una volta sull’83enne Russo. Con loro anche altri consiglieri della maggioranza di governo che sosteneva Del Mastro e che con le loro dimissioni hanno portato alla caduta dell’amministrazione comunale, oggi commissariata. In questo schiermaneto c’è anche la lista Oblò per Pomigliano del sindaco di Casalnuovo Pelliccia che vede capolista, un altro braccio destro e fino al giorno prima delle dimissioni dei 13 consiglieri comunali, fedelissimo di Del Mastro. L’ex assessore alle politiche sociali Salvatore Esposito, ex pentastellato, tra gli amici più fidati dell’ex Ministro Luigi Di Maio. E se l’ex plurisindaco di Pomigliano ha rotto gli indugi, anche se in realtà sin dall’inizio chi lo conosce, era certo della sua candidatura, le altre due coalizioni che dovranno presentarsi non hanno ancora deciso un candidato, ovviamente a questo punto dando un grosso vantaggio al “navigato” Russo. Nel cosidetto centro-sinistra per ora sembrerebbero essere concordi ad una candidatura unitaria M5s, Pd, Rinascita, Sinistra Italiana, Per, Azione, Verdi e altre forze di sinistra. Per lo più si tratta di movimenti, liste e partiti che come primo collante avrebbero l’indignazione per il modo in cui espoenenti della maggioranza di Del Mastro abbiano ordito alle sue spalle la caduta dell’amministrazione locale. I nodi però da sciogliere sono diversi. Il primo è la litigiosità che a sinistra non manca mai. Il secondo è di far fare un passo indietro a tanti politici di lungo corso che sotto sotto aspirano sempre ad una candidatura a sindaco. Ma il nodo fondamentale è quello del candidato da scegliere, che a questo punto per poter fronteggiare un politico di razza come Lello Russo deve essere un nome forte, riconoscibile e che deve dimostrare che il centro-sinistra a Pomigliano sia davvero unito. Non è ancora chiaro invece cosa voglia fare una terza coalizione, quella del centro-destra, dove il nome su sui si stava tentando di convergere per la candidatura a sindaco dovrebbe essere quella di Domenico Leone, supportato anche dal partito della Meloni, Fratelli d’Italia. Ma anche qui la litigiosità è uno degli ostacoli che finora non ha portato ad una definizione della compagine. A quattro giorni dalla presentazione delle liste, per ora, Russo sembra già in vantaggio su tutti se non fosse altro per aver trovato la quadra nella sua coalizione.
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