Caivano, maxi blitz interforze al “Parco Verde”: impegnati 400 uomini

CAIVANO
foto di repertorio

CAIVANO – All’alba, a Caivano, è stata lanciata un’operazione congiunta tra carabinieri, polizia e guardia di finanza. Questa operazione, denominata “Alto Impatto”, ha visto l’intervento di oltre 400 operatori nel quartiere “Parco Verde” e nelle zone adiacenti, dove sono state effettuate perquisizioni e identificazioni di individui e veicoli sospetti.

Durante l’intervento, sono stati sequestrati 30mila euro, ritenuti proventi di attività illegali, e ulteriori 44mila euro in un altro contesto. In un appartamento abbandonato, precedentemente utilizzato come punto di spaccio, è stato rinvenuto materiale per il confezionamento di stupefacenti. Inoltre, sono stati trovati una molotov e 150 proiettili, inclusi colpi per Ak47.

Diverse unità specializzate, tra cui unità cinofile antidroga, Api dei Carabinieri e un elicottero del Reparto Volo, hanno partecipato all’operazione. Sono state anche effettuate verifiche relative al codice della strada e alla salubrità degli edifici, con il supporto della polizia metropolitana.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando l’operazione, ha sottolineato l’impegno del governo Meloni nel ristabilire sicurezza e legalità nelle aree problematiche del paese. Piantedosi ha affermato che l’obiettivo è estendere queste operazioni ad altre zone critiche, assicurando che non ci saranno “zone franche”. Sul blitz questo il commento della premier Giorgia Meloni: “Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano. La maxi operazione iniziata questa mattina all’alba – per la quale ringrazio tutte le Forze dell’Ordine coinvolte – è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni. Affinché in Italia non ci siano più zone franche”.

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