NAPOLI – Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la legge che consente al governatore Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato. La norma ha ottenuto 33 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto, con l’appoggio della maggioranza di centrosinistra e della consigliera Valeria Ciarambino (gruppo misto). Contrari invece i gruppi di centrodestra, il Movimento 5 Stelle, la consigliera Maria Muscarà (gruppo misto), mentre si è astenuta la consigliera Bruna Fiola (Pd).
La legge prevede che il Presidente della Giunta regionale, al termine del secondo mandato consecutivo, possa candidarsi nuovamente, poiché “non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente chi, alla scadenza del secondo mandato, ha ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi,” ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Sommese. In pratica, il conteggio dei mandati si avvierà a partire da quello attualmente in corso, una modifica che porta la normativa regionale in linea con quella nazionale, assicurandone così la piena legittimità giuridica.
La legge apre così la strada alla possibilità di una nuova candidatura per De Luca, una mossa che alimenta il dibattito politico in Campania e introduce un cambiamento significativo nel panorama delle elezioni regionali.
E il Pd nazionale non l’ha presa benissimo. “Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l’attuale presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche. Al di là del voto di oggi quindi Vincenzo De Luca non sarà il candidato presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali”. Così in una nota Igor Taruffi, responsabile organizzazione nella segreteria nazionale del Pd.
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