«Siamo orgogliosi – spiega il Ceo di Italian Green Factory Felice Granisso – di poter annunciare l’aggiudicazione di un immobile di 32mila metri quadri che ci consentirà di mettere in atto l’acceleration plan proposto nei giorni scorsi a Governo e Invitalia e altresì presentato alle parti sociali. La nostra offerta vincolante è stata formalmente accettata: seguirà entro poche settimane la stipula del contratto di compravendita definitivo per l’immobile. Contiamo, grazie a questi nuovi spazi, di far partire la produzione di power skid e inseguitori solari nell’arco dei prossimi 12 mesi consentendoci di rispondere alle richieste di forniture già pervenute all’azienda». «L’obiettivo – ribadisce Granisso – è quello di accelerare e potenziare il progetto di Italian Green Factory, grazie a business e market opportunity a breve termine, che consentiranno il posizionamento strategico dell’impresa sul mercato. Così – conclude – sarà più veloce anche il ritorno al lavoro per gli addetti ex Whirlpool, in attesa della nuova fabbrica che sorgerà in via Argine, area oggi interessata alle demolizioni dei vecchi opifici».
I sindacati si dicono soddisfatti per questa nuova accelerazione del piano. «Oggi – spiegano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli – Italian Green Factory annuncia l’acquisizione di un ulteriore immobile a Napoli che sarà utilizzato per accelerare l’entrata in produzione della componentistica per la filiera del fotovoltaico, in attesa della realizzazione della nuova fabbrica di via Argine presso lo stabilimento ex Whirlpool. Questo per le lavoratrici e i lavoratori della TeaTek Group, ex Whirlpool di Napoli, significa l’avvio di una parte del piano industriale che prevederà che già da gennaio 2025 inizino a lavorare oltre 120 persone.
Accogliamo con soddisfazione l’accelerazione del progetto industriale della TeaTek Group, che ha l’obiettivo riportare a lavoro tutti i dipendenti della ex Whirlpool entro gennaio 2026 nella nuova fabbrica di via Argine 310. Inoltre, l’implementazione del piano industriale con l’acquisto di questo nuovo immobile comporterà occupazione aggiuntiva rispetto ai 294 lavoratori ex Whirlpool di Napoli. Il ritorno al lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della ex Whirlpool di Napoli diventa sempre più concreto, a dimostrazione ancora una volta che la lotta paga». Per Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestico, Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania, e Antonello Accurso, segretario regionale della Uilm Campania «è una buona notizia per i trecento lavoratori della ex Whirlpool di Napoli, poiché consente la accelerazione del loro rientro al lavoro». «In attesa che sia completata la ristrutturazione dello stabilimento ex Whirlpool di via Argine, questo nuovo capannone nel pomiglianese potrà consentire – rimarcano Ficco, Auriemma e Accurso – di avviare entro 12 mesi una prima parte di produzione di componenti per fotovoltaico. Si tratta di un passo decisivo per il progetto di reindustrializzazione, reso possibile dalle lotte dei lavoratori e da una felice sinergia con le forze migliori della imprenditoria campana e con le istituzioni centrali e locali. Considereremo raggiunto il nostro obiettivo allorquando tutti i trecento lavoratori coinvolti torneranno materialmente al lavoro, ma la notizia di oggi consente concretamente di sperare che quel giorno sia sempre più vicino».
Anche la Fim plaude all’acquisizione: «l’acquisizione del nuovo immobile annunciata oggi da Italian Green Factory – dicono il Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis e del Segretario della Fim Cisl Napoli Biagio Trapani – è una notizia fondamentale per le lavoratrici ed I lavoratori ex Whirlpool, un’ulteriore svolta per le maestranze di Via Argine e una conferma circa la bontà del progetto industriale che si sta costruendo». «La realizzazione di questo piano, denominato: “piano di accelerazione”, – aggiunge la Fim – ripaga di tutti gli sforzi che, come organizzazioni sindacali, insieme alle lavoratrici e i lavoratori Ex-Whirpool, abbiamo fatto. Ora attendiamo la convocazione in sede ministeriale per la definizione dell’accordo quadro che dovrà confermare i contenuti definitivi del piano industriale, l’impegno dell’istituzioni locali sulle materie di loro competenza e la definizione dei termini con cui il MIMIT sosterrà lo sviluppo e consolidamento del progetto di reindustrializzazione. Vista l’importanza del progetto, crediamo ci siano tutte le basi per essere sostenuto sia dal Fondo Salvaguardia Imprese che dal Contratto di Sviluppo. Oggi si è compiuto un ulteriore passo verso un futuro più sereno per le famiglie di Via Argine».