Ucciso durante una lite: giocava in Eccellenza nel Micri che ha sede a Pomigliano

santo romano
Santo Romano, il 19enne portiere del Micri Calcio, ucciso da un colpo di pistola ieri sera a San Sebastiano al Vesuvio

POMIGLIANO D’ARCO – Si chiamava Santo Romano, Santino per gli amici,  il ragazzo di 19 anni nato ad Acerra ma residente a Volla, ferito a morte durante la scorsa notte dopo essere stato raggiunto da un proiettile al petto nel corso di una sparatoria, avvenuta in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio, durante la quale è rimasto ferito ad un gomito un altro 19enne, ora ricoverato all’ospedale del Mare. Romano, che giocava come portiere nella squadra di calcio del Micri di Volla che però ha sede in via Carafa a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli (militante nel campionato di Eccellenza), è giunto ancora in vita all’Ospedale del Mare, dove però è deceduto poco dopo a causa delle gravissime ferite riportate. Rinviata la partita Che il Micri avrebbe sovuto disputare domani contro l’Albanova. Dalle pagine social del Micri un messaggio di cordoglio per la morte di Santino. Proprio due giorni fa il Micri aveva giocato e perso 1-3 contro il Pomigliano nello stadio casalingo di Cercola. «Una notizia tragica – scrive il Micri Calcio – una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo. Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti :dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio. Ricorderemo per sempre l’amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. Nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino… continueremo a volerti bene»,

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