ROMA – Il rallentamento di Pfizer nelle consegne del vaccino in diversi paesi europei, non ultimo la Germania rischia non solo di mandare in tilt il sistema di vaccinazioni approntato, ma di vanfiicare quelle fatte finora per mancanza delle nosi decessarie al richiamo. Gli ultimi due Paesi in cui ciò è avvenuto sono proprio l’Italia, che minaccia di avviare dei procedimenti giudiziari ed ora anche la Germania. La vicenda è di per se poco chiara, anche perchè sulle scorte necessarie le informazioni sono datate e quindi questo improvviso black out non è comprensibile. Il sospetto è che il vaccino Pfizer-Biontech sia stato invece dirottato altrove. Tra l’altro le dosi dell’altro approvato dall’Ema, quello di Moderna, sono ancora troppo poche per sopperire alla penuria attuale di dosi. In questo panorama dalle tinte molto fosche e che preoccupa non poco, visto che il vaccino è l’univo vero rimedio all apandemia, oggi il Fondo russo per gli investimenti ha presentato all’Ema, Agenzia europea per il farmaco, domanda di registrazione del vaccino Sputnik V. E’ terminata la revisione scientifica tra gli esperti dello Sputnik V e dell’Ema sul vaccino russo. Le raccomandazioni basate sui risultati della revisione saranno inviati al team dello Sputnik V entro 7-10 giorni. Una notizia che potrebbe aprire un altro fronte e comunque portare anche i russi ad inserirsi nel grande “affare” delle vaccinazioni anti Covid-19.
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