La Virgo Fidelis, simbolo di fede e sacrificio: a Tuoro l’omaggio ai Carabinieri e alla loro Patrona

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foto di repertorio

ROCCABASCERANA, Avellino – Domenica mattina 17 novembre, alle ore 10, la comunità di Tuoro si riunirà nella chiesa di San Nicola per celebrare un momento solenne e denso di significato: la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Un appuntamento che unisce la memoria storica, il senso di appartenenza e il tributo al sacrificio. La celebrazione vedrà la partecipazione dei militari in congedo della Benemerita, insieme a rappresentanti delle istituzioni e cittadini del territorio, testimoniando l’affetto e la stima che legano la comunità all’Arma.

A seguire, sarà deposta una corona d’alloro al cippo che ricorda i caduti dell’Arma, offerta dalla Libera Associazione San Nicola, un gesto che ribadisce l’eterno ricordo per chi ha sacrificato la propria vita per il bene del Paese. La cerimonia si concluderà con un “Vin d’honneur” nei locali del sodalizio, un momento conviviale per rinsaldare i legami e condividere il valore della giornata.

Ma chi è la Virgo Fidelis e perché rappresenta un simbolo così importante per l’Arma dei Carabinieri? Il titolo di “Virgo Fidelis”, che significa “Vergine Fedele”, incarna in sé il significato più profondo della missione di Maria come Madre e Corredentrice del genere umano. Tuttavia, il culto della Vergine Fedele non è sempre stato celebrato in modo universale nella Chiesa e non è presente nella liturgia con una festa specifica.

A introdurre questo culto nell’Arma dei Carabinieri furono, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, figure illuminate come Monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e Padre Apolloni, Cappellano Militare Capo. Insieme al Comandante Generale dell’Arma, promossero un concorso artistico per raffigurare la Virgo Fidelis, vinto dallo scultore Giuliano Leonardi. La sua opera rappresenta la Vergine in un atteggiamento raccolto, illuminata dalla luce di una lampada, mentre legge un passo profetico dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apocalisse 2,10).

L’8 dicembre 1949, Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria come Patrona dell’Arma dei Carabinieri, fissando la sua celebrazione il 21 novembre. La data non è casuale: coincide con la Presentazione di Maria Vergine al Tempio e con la ricorrenza della battaglia di Culqualber, un evento epico della Seconda Guerra Mondiale che vide un Battaglione di Carabinieri opporre una resistenza eroica contro forze nemiche soverchianti in Africa Orientale. Per quel sacrificio supremo, la Bandiera dell’Arma fu decorata con una seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La motivazione della medaglia riassume il valore dei Carabinieri durante quel drammatico scontro: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici […] immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”. Un tributo che ribadisce il motto che accompagna l’Arma da sempre: “Nei secoli fedele”.

A Tuoro, domenica, questo motto sarà ancora una volta al centro della giornata, ricordando non solo i caduti, ma anche il ruolo insostituibile che i Carabinieri continuano a svolgere nella società. L’Arma non è solo una forza dell’ordine: è un simbolo di fedeltà, integrità e dedizione al dovere.

La celebrazione sarà anche un’occasione per riflettere sul messaggio di fede e sacrificio rappresentato dalla Virgo Fidelis. Come ha sottolineato un rappresentante della Libera Associazione San Nicola: “La Virgo Fidelis non è solo la Patrona dell’Arma, ma una guida per tutti noi, un esempio di fedeltà ai valori più alti, che in un mondo come il nostro non devono essere dimenticati.”

L’appuntamento di domenica sarà dunque molto più di una cerimonia: sarà un momento per ricordare chi ha dato tutto per gli altri, per celebrare la fedeltà ai propri doveri e per rinnovare quel legame indissolubile tra i Carabinieri e la comunità che servono.

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