ROCCABASCERANA, Avellino – Premetto che non ho nulla contro gli attuali amministratori comunali, perché i mali endemici che affliggono parte di questa comunità vengono da lontano, forse da quando decidendo la composizione geografica del comune, furono accorpate frazioni distanti da loro, non solo per distanza lineare, ma per usi, costumi e tradizioni. Roccabascerana è un comune a cavallo di due province, Avellino e Benevento. In alcune frazioni, la stessa strada a destra è Avellino, a sinistra è Benevento. Oltre al caos amministrativo va aggiunto quello sanitario. Ancora oggi il 118 a seconda del codice di gravità del paziente soccorso, deve trasportarlo nella lontana Avellino piuttosto che nella vicina Benevento. Il comune è composto da sei frazioni, tre nella parte alta del territorio, Rocca, Cassano e Tuoro, tre nella parte più bassa che va verso la via Appia, Squillani, Tufara e Zolli. E’ chiaro che quelle località più vicine ai trasporti, alle strade ed ai servizi in genere, nel tempo hanno avuto una emigrazione minore rispetto a quelle frazioni poco o mal servite dai servizi pubblici. Questo si traduce nel fatto che da più di un ventennio il Sindaco e gran parte degli amministratori sono espressione della parte bassa del paese, il che in parole povere vuol dire massimo interesse per le opere ed i servizi verso sud, scarsi o assenti servizi nella parte nord. Più avanti, entreremo nel dettaglio, ma emblematico è il fatto che la frazione più alta del paese, Tuoro – adesso anche la meno popolosa – non è mai stata raggiunta dalla metanizzazione, ha una pubblica illuminazione fatiscente, una rete fognaria parziale ed in alcuni tratti senza pendenze. Tuoro paga lo scotto di avere pochi votanti, per giunta divisi tra loro, questo si traduce nella assenza di un consigliere comunale che possa rappresentare gli interessi di quel territorio e dei suoi abitanti, il che si traduce nell’abbandono totale.
Fatta questa lunga premessa, vengo alle dolenti note che ahimè, riguardano sopratutto le frazioni della parte alta di Roccabascerana.
Attualmente arrivare a Roccabascerana alta da Napoli è impresa ardua. Il famigerato scorrimento veloce ancora una volta è chiuso! Dalle premesse, pare rimarrà così per molto tempo, per ora in attesa delle consulenze tecniche disposte. D’altra parte, chi si occupa e affida consulenze, sa bene che più tempo durano e più costano!
Alternativa allo scorrimento veloce è la ex SS374, nel tratto che va da Pannarano verso Roccabascerana è ridotta ad una pericolosa mulattiera.
Andando oltre, la SP 2 è stata riaperta da poco a senso unico alternato, dopo una inspiegabile chiusura durata alcuni mesi che ha prodotto la distruzione di via Cuponi, necessariamente percorsa da mezzi con tara superiore alla capacità di tenuta della strada.
La SP 175 che collega le frazioni di Tuoro e Cassano, nonostante le ripetute segnalazioni è priva da sempre di guard rail in alcune pericolose curve che si affacciano su veri e propri strapiombi.
Una volta era possibile utilizzare la ferrovia Benevento Napoli via valle caudina e scendere a San Martino piuttosto che a Tufara. Ferma da anni anche questa e, dopo il passaggio alla EAV, visto come funzionano le altre linee gestite da questa società, dubito che la Benevento Napoli rientrerà in esercizio. D’altra parte, è lo stesso discorso delle frazioni di Roccabascerana, godono di particolare attenzione quelle rappresentate da consiglieri comunali. È chiaro che il solerte amministratore dell’EAV di fronte alle sollecitazioni degli amministratori delle aree vesuviane, lascerà sempre nel cassetto, ammesso che ci siano, le premure dei nostri rappresentanti.
Bene, anzi male, con la speranza per i credenti che avvenga qualche miracolo che faccia ravvedere i responsabili di tali situazioni. Ma anche su questo ho seri dubbi, perché la autorevolmente dichiarata laicità dei nostri rappresentanti, stride con le decisioni che dovrebbe assumere il Padreterno, sicuramente più benevolo verso coloro che ne hanno rispetto.
Be the first to comment