ROCCABASCERANA, Avellino – Nella sala G.Albrizio della libera associazione di Tuoro, si è tenuto un interessante dibattito sul tema della mancata realizzazione degli ospedali e case di comunità in Valle Caudina.
ALL’EVENTO HANNO PRESO PARTE:
- Enzo Alaia, presidente della commissione sanità regionale;
- Giuseppe De Mita, responsabile del nucleo di valutazione regionale;
- Enzo Pacca, presidente della città caudina e sindaco di Pannarano;
- Vincenzo De Bernardo, direttore confcooperative e federsolidarietà;
- Roberto Del Grosso sindaco di Roccabascerana.
Ha moderato il dibattito il promotore dell’incontro, Alessandro Covino, presidente della Libera Associazione San Nicola.
Dopo la sua esposizione circa la mancata realizzazione di ospedali e case di comunità in valle caudina, hanno esposto la loro posizione Enzo Pacca presidente dell’unione comuni della valle ed il sindaco del Grosso, entrambe hanno espresso la difficoltà degli enti locali ad interfacciarsi con la direzione della ASL di Avellino e ad avere posizioni unitarie nell’ambito della stessa unione dei comuni caudini.
Giuseppe De Mita illustrando le numerose opportunità che potrebbero cogliere i comuni della valle ha stigmatizzato l’atteggiamento di certi amministratori che con il loro comportamento ondivago rischiano di perdere le opportunità che di volta in volta si presentano. Ha suggerito di cogliere l’opportunità di fare accordi con la ASL di Benevento, territorialmente più vicina.
Vincenzo Di Bernardo, il quale più volte si è detto disposto a collaborare con l’amministrazione per intercettare opportunità, ha a sua volta stimolato gli amministratori ad essere più pronti nella presentazione di progetti.
Ha concluso il presidente Enzo ALAIA, il quale complimentandosi con l’organizzazione per aver portato alla attenzione un problema reale, da lui anche sollevato nelle sedi opportune, ha stigmatizzato l’atteggiamento dei sindaci della valle , i quali a suo dire, nella circostanza non hanno esercitato quel potere dovere derivante dall’essere parte del conferenza dei sindaci della ASL, che a quanto pare, nella decisione della collocazione dei nuovi plessi non sarebbe stata informata.
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