NAPOLI – Ieri mattina, un nuovo incidente mortale ha insanguinato le strade della Valle Caudina, aggiungendosi alla lunga lista di sinistri che colpiscono questa zona. L’ultima tragedia, che ha coinvolto un anziano conducente, potrebbe essere stata causata da un malore, ma il continuo verificarsi di incidenti, spesso con gravi conseguenze, invita a riflettere sulle condizioni delle strade locali.
Le strade della Valle Caudina presentano numerosi problemi: buche profonde, scarsa illuminazione, manutenzione insufficiente e pendenze pericolose. L’area è frequentata da animali vaganti, tra cui cinghiali che si aggirano liberi, creando rischi per chi è alla guida. In alcuni tratti di alta collina, nonostante le richieste, mancano guard rail che potrebbero prevenire cadute in scarpate pericolose.
A peggiorare la situazione è l’assenza di controlli sul traffico e la presenza di veicoli vecchi, spesso non revisionati e senza copertura assicurativa. Un altro problema di grande rilevanza riguarda il rinnovo delle patenti di guida. Nella Valle Caudina, soprattutto nei mesi estivi, molti cittadini provenienti da altre località si recano qui per rinnovare il documento, attiratti da procedure rapide e semplificate. Un tempo, per chi superava i 70 anni, il rinnovo della patente richiedeva un certificato anamnestico del medico di base e una visita oculistica approfondita, a garanzia delle capacità psico-fisiche del richiedente. Oggi, grazie alla digitalizzazione, basta rivolgersi a una scuola guida autorizzata, pagare una quota e superare un semplice test visivo. Questo esame, spesso superficiale, raramente porta a diagnosi approfondite su eventuali problemi di salute come diabete, patologie cardiache o dipendenze.
Il risultato è che sulle strade circolano persone con gravi limiti fisici e psichici, tra cui anziani ultraottantenni, soggetti affetti da alcolismo e giovani sotto l’effetto di droghe, senza che sia mai stato imposto un controllo adeguato delle capacità psico-fisiche alla guida. La reintroduzione del certificato anamnestico e un incrocio di dati con le Prefetture potrebbero limitare rinnovi rischiosi, evitando così incidenti potenzialmente mortali.
Chi guida senza le capacità psico-fisiche adeguate rappresenta un pericolo non solo per sé, ma per tutti gli utenti della strada. È auspicabile che i responsabili degli uffici delle Motorizzazioni Civili nelle province interessate intensifichino i controlli sulle procedure di rinnovo delle patenti. È fondamentale che i rappresentanti politici a tutti i livelli riflettano seriamente sulla sicurezza stradale, intervenendo con misure concrete: a volte dieci metri di guard rail, installati nei punti critici, possono fare la differenza tra la vita e la morte.
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