Maione (Consac): «Con il Pnrr in arrivo 24,6 milioni di euro per migliorare le reti idriche del Cilento e del Vallo di Diano»gennaro:maione_consac

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Gennaro Maione, presidente Consac

VALLO DELLA LUCANIA, Salerno – Il progetto riguarda l’intera rete gestita da Consac: 1.636 km di condotte di distribuzione che servono una popolazione di circa 144.000 abitanti tra Cilento e Vallo di Diano. Con decreto del direttore generale del Mit, il numero 203 del 6 maggio scorso, è stato infatti ammesso a finanziamento, nell’ambito del Pnrr (la misura specifica destinata alla “riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”), un importante programma di interventi presentato da Consac gestioni idriche Spa per un totale di 24.624.542 euro.

«Si premia una progettazione che, Consac, con un lavoro attento, meticoloso e lungimirante, ha messo in campo in questi anni. Le iniziative che saranno attivate – spiega il presidente della società, Gennaro Maione – si svilupperanno, con l’avallo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso un articolato piano di “risanamento, ammodernamento delle reti di distribuzione tramite digitalizzazione delle reti, implementazione di un sistema centralizzato di monitoraggio, controllo e asset management”».

L’intervento, prosegue Maione, «si inscrive nel più ampio piano di ammodernamento e risanamento dell’infrastruttura idropotabile gestita da Consac per migliorare sempre più gli indicatori di qualità tecnica. Nello specifico, una prima fase del progetto, con fondi provenienti dal piano europeo React-EU, è stata principalmente indirizzata a realizzare iniziative più urgenti e a più alto impatto nella riduzione delle perdite. A cominciare dall’installazione di 5.000 contatori agli utenti e sostituzione di 17,5 km di rete».

Tornando ai nuovi interventi finanziati grazie al decreto del Mit, andranno dalla digitalizzazione delle reti all’analisi funzionale delle stesse; dall’installazione di 20.000 contatori per le utenze di tipo smart meter alla ricerca delle perdite e conseguenti interventi di riparazione; dalle diagnosi strutturali di campioni rappresentativi di condotte alla sostituzione mirata di 35 km di rete ammalorati per la riduzione delle perdite di sottofondo.

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