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Calcio, Napoli: Adl attacca «dopo Calciopoli siamo passati da imprenditori a prenditori»

NAPOLI – Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, fresco di celebrazioni per i suoi 20 anni alla guida del club partenopeo, ha tracciato un bilancio della sua lunga presidenza durante la presentazione della nuova partnership con gli sponsor. De Laurentiis non ha risparmiato critiche nei confronti delle altre proprietà del campionato italiano, concentrando i suoi attacchi sui fondi di investimento: “I fondi sono un disastro, il calcio ha sempre accumulato debiti su debiti, io non ho mai avuto un solo euro di debito. Non credo che i fondi possano salvare le imprese, soprattutto nel calcio: qui si va avanti solo con i debiti”. Attualmente, tre squadre italiane sono gestite da fondi: il Genoa (777 Partners), l’Inter (Oaktree) e il Milan (Redbird).

Riflettendo sui suoi 20 anni di presidenza, De Laurentiis ha definito il bilancio “ultra positivo”, pur ammettendo qualche errore nelle sessioni di mercato. Tra le critiche ai fondi, non è mancato un momento di autocritica: “Dicono che sono impazzito per aver speso più di 150 milioni di euro. In realtà, anche l’anno scorso ho speso molto. Certo, abbiamo sbagliato tutti gli acquisti”.

Il presidente ha poi ricordato il cambiamento radicale avvenuto nel calcio italiano dopo Calciopoli, passando da un contesto di imprenditori a uno dominato dai “prenditori”. “Quando si dice che il calcio italiano non va da nessuna parte è anche perché nessuno vuole andare in direzioni diverse. Tranne poche eccezioni, gli imprenditori non partecipano e i fondi sono un disastro. Il Napoli è l’ultimo baluardo che resiste a un sistema calcio fondato sui fondi. Abbiamo dimostrato che un’altra strada è possibile, vincendo lo scudetto restando fedeli ai nostri valori. Siamo l’altra faccia della medaglia e così vogliamo restare”.

Guardando al futuro, De Laurentiis ha espresso piena fiducia nel nuovo allenatore Antonio Conte, definendolo “uno degli allenatori più forti al mondo”, e affidandogli il compito di riportare il Napoli ai livelli dello scudetto conquistato nel 2023 con Spalletti. Dopo il deludente decimo posto della scorsa stagione, l’inizio della nuova era con Conte ha già visto segnali positivi: dopo la sconfitta iniziale a Verona, il Napoli ha conquistato sei punti importanti contro Bologna e Parma e ha accolto l’arrivo di Romelu Lukaku. “Ora possiamo solo migliorare – ha concluso De Laurentiis – il calcio Napoli deve essere consacrato nella sua ulteriore indipendenza”.

Redazione Centrale

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